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          Foto di Luigi Dati

teatro arte e spettacolo scarl

TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.


   COMUNICATO STAMPA
:


MANIFESTAZIONE :
RASSEGNA “ ARTI VISIVE, RESE VISIBILI ” - 7^ EDIZIONE


MOSTRA PERSONALE DI FOTOGRAFIA :
“GOLIARDI A BOLOGNA 1986-91"


AUTORE :

FOTOGRAFIE DI E/O A CURA DI LUIGI DATI

ORGANIZZAZIONE :
TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ARS.CREATIV@ ASSOCIAZIONE CULTURALE


CURATORE :
LUIGI DATI

COLLABORAZIONE
:

ARCOSCENICO ASSOCIAZIONE CULTURALE
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI BIOPSICOSINTESI
MAGISTRATUS FICTONIS

SEDE :

SALA CELESTE SRL

VIA CASTIGLIONE N.41 – BOLOGNA


PERIODO :

04 MAGGIO 2009 – 15 MAGGIO 2009

INAUGURAZIONE
:

LUNEDI' 04 MAGGIO 2009 ORE 18,00


ORARIO
:

FERIALI 18,00 / 19,00 (SUONARE)
DA LUNEDI' A VENERDI'

BIGLIETTO :

INGRESSO GRATUITO






 

GOLIARDI A BOLOGNA 1986-91

 Inaugurazione,

Lunedì 04 Maggio 2009 - h. 18.00

Sala Celeste

Via Castiglione 41 – Bologna – (Italy)


l'evento rientra nella rassegna:

"Arti visive, rese visibili"
7^ edizione


organizzazione:

Teatro Arte e Spettacolo Scarl

Ars.Creativ@ Associazione Culturale


curatore testi :
LUIGI DATI


in collaborazione con

Associazione Italiana di Biopsicosintesi
Associazione Culturale Arcoscenico
Magistratus Fictonis










GOLIARDI A BOLOGNA 1986-91

Vivere l'Università a Bologna con lo spirito dissacrante ed irriverente dei Clerici Vagantes, nella consapevolezza del ruolo attribuito agli studenti nel 1155/8 da Federico I Barbarossa con la “Autentica Habita” e nel rispetto delle regole delle antiche Nationes degli Scholari bolognesi non era facile.

Meno che mai fare Goliardia a Bologna nella seconda metà degli anni '80.

In un'epoca storica precedente alla caduta del muro di Berlino e del blocco sovietico, in un clima generale dominato ancora dalla guerra fredda, in una città ove esisteva il più forte partito comunista occidentale capace di monopolizzare la vita politica cittadina e di raggiungere punte di consenso pari anche al 70% dei suffragi.

Fare Goliardia a Bologna, oltre che difficile, era anche scomodo e pericoloso.

In una università che con i moti del '68 aveva statuito il prevalere dell'impegno sulla spensieratezza e sulle tradizioni goliardiche degli anni '50 e '60, in una città nella quale a seguito delle scelte del movimento del '77 la figura dello studente universitario era associata a quello del contestatore radicale antisistemico.

In un ateneo nel quale, a causa del cd “riflusso” e del disinteresse verso la vita pubblica della maggior parte degli studenti, il corso degli studi si era trasformato in un grande esamificio di massa e nel quale i figli delle cd “classi dirigenti”, orientati da uno sfrenato carrierismo, non ponevano più alcuna attenzione alle tradizioni ed ai riti accademici.

Foto di Luigi Dati

Le celebrazioni del IX Centenario dell'Università di Bologna diedero ad alcuni studenti, amanti delle tradizioni goliardiche, la grande opportunità di recuperare e rivitalizzare i riti studenteschi e di spostare la vita goliardica cittadina da un ambito prevalentemente ristretto e privato verso una rinnovata dimensione pubblica.

Le varie manifestazioni che si susseguirono negli anni dal 1986 al 1991 consentirono a quegli studenti di recuperare il rapporto con la città e con i suoi cittadini attraverso il ripristino degli scherzi e dei pesci del 1° d'aprile (le supermulte, l'inaugurazione della metropolitana cittadina, il rilascio dei permessi per accedere nella ZTL del centro storico, Chernobyl, il rimborso delle multe) o attraverso iniziative estemporanee assolutamente fini a loro stesse (Strasocmel alla Strabologna) o ancora attraverso la partecipazione alla vita universitaria con attività provocatorie (la raccolta delle firme per imporre all'Ateneo il rilascio della Laurea HC a Renzo Arbore per il successo del Cacao Meravigliao).

Foto di Luigi Dati

Nello stesso tempo vi fu il tentativo di recuperare il ruolo istituzionale della Goliardia negli ambiti accademici (elezioni universitarie) e nel rapporto con le istituzioni cittadine (nomina del Sindaco di Bologna Renzo Imbeni a Matricola HC, presentazione alle autorità della Magna Charta Universitatis Scholarum).

Il tutto affinchè si potesse riparlare degli studenti e della Goliardia Bolognese come di un organismo vivo e pulsante all'interno del tessuto cittadino, capace di far rivivere quel rapporto irriverente, scanzonato e dissacrante con la città che l'aveva reso famoso nel dopoguerra e che era stato offuscato dagli elementi più marcatamente destrorsi della fine degli anni '60.

Foto di Luigi Dati

Nella mostra sono esposte foto dei momenti ufficiali della Goliardia a Bologna negli anni dal 1986 al 1991.

Ma sono anche presenti immagini dei riti tradizionali interni alle numerose Balle studentesche e al Sacer VenerabilisQue Fictonis Ordo - sovrano ordine cittadino (il processo, gli scherzi, le nomine, i conferimenti delle insegne) e foto raffiguranti la tradizionale Festa delle Matricole (l'imberrettamento, il ricevimento in rettorato, le feste in piazza, la sferzante satira, i travestimenti, la corsa dei carrioli).

Foto di Luigi Dati

In tale mostra – come nella migliore tradizione goliardica – ognuno potrà ricercare il senso che più ritiene opportuno: dall'album personale di ricordi di un periodo della propria vita passata, al tassello necessario per formare una memoria culturale e sociale cittadina.

L'autore, oltre a tutto ciò, vi trova la vitalità e l'energia dei protagonisti di un periodo storico importante, e per certi versi irripetibile, vissuto da tutti secondo i principi dettati dalla ben nota definizione di Goliardia:
Goliardia è cultura ed intelligenza. E' amore per la libertà e coscienza delle proprie responsabilità sociali davanti alla scuola di oggi ed alla professione di domani. E' culto dello spirito che genera un particolare modo di intendere la vita alla luce di un'assoluta libertà di critica, senza alcun pregiudizio di fronte ad uomini ed istituti. E' infine culto delle antichissime tradizioni che portarono nel mondo il nome delle nostre libere università di Scholari
(Venezia, 8 aprile 1946).

- Luigi Dati -

Foto di Luigi Dati





Luigi Dati


LUIGI DATI


Luigi P. F. Dati - avvocato, libero professionista - è nato a Bologna nel 1964.

Nipote dell'omonimo fotografo professionista abruzzese Luigi Dati, l'autore inizia ad interessarsi alla fotografia già dal 1976, imparando dal medesimo i rudimenti dell'inquadratura e della scatto con luce artificiale e naturale e i segreti dello sviluppo e stampa in camera oscura.

Come collaboratore della locale radio libera "Euro Studio/Radio Montecarlo" (stazione che ritrasmetteva a Bologna la programmazione radiofonica proveniente dall'emittente monegasca) inizia dal 1981 a frequentare, come inviato della radio, i maggiori concerti organizzati a Bologna e a fotografare i cantanti e i musicisti durante le loro esibizioni nell'attesa di raccogliere le loro interviste al termine degli eventi.

Come Fotografo nel 1983 è autorizzato all'esercizio dell'arte fotografica con licenza rilasciata dalla Questura di Bologna.

E' stato per diversi anni (1987-1989) collaboratore del Bollettino dell'Università degli Studi di Bologna per il quale ha pubblicato articoli e immagini fotografiche

I suoi scatti fotografici hanno avuto l'onore di aprire l'esposizione internazionale "Le Arti del '900 e Carmelo Bene" svoltasi a Torino dal 24 al 26 ottobre 2002 e dedicata all'opera artistica di Carmelo Bene.

La precedente mostra fotografica "Teatro Musica e Spettacolo - Scatti Fotografici" ha ottenuto il patrocinio dell'Università di Bologna, dell'Associazione Almae Matris Alumni, del Comune di Cremona e della Magnifica Comunità di Folgaria ed è stata esposta a Bologna, Crespellano (BO), Folgaria (TN), Ischia (NA) e Cremona

La mostra fotografica “Panama e Costarica ai tempi di Noriega” ha ottenuto il patrocinio della Magnifica Comunità di Folgaria ed è stata presentata a Folgaria (TN)

La mostra fotografica "Evidenze Alluvionali" ha ottenuto il patrocinio del Comune di Cremona e della Magnifica Comunità di Folgaria ed è stata esposta con successo di pubblico a Bologna, Cremona e Folgaria (TN).

I suoi scatti fotografici sono stati pubblicati su numerose riviste (Musica Jazz, Bollettino Università di Bologna, Mythos Magazine, rivista A.I.A.T., DVD Magazine).

Un poftfolio personale di Luigi Dati è stato pubblicato dalla rivista Mythos Magazine che ha dedicato all’artista un’analisi di dettaglio delle sue opere fotografiche.




Comunicato stampa






Presentazione Mostra


Inaugurazione mostra


 


Per maggiori informazioni:

www.teatroartespettacolo.com          tas.piccolascarl@tiscali.it

www.ars-creativa.it
                     
ars.creativ@tiscali.it





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