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TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L. |
COMUNICATO
STAMPA
:
ORGANIZZAZIONE
:
TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ARS.CREATIV@ ASSOCIAZIONE CULTURALE
El Alamein - Quota 33
Inaugurazione,
Lunedì 02 Febbraio 2009 - h. 18.00
Sala
Celeste
Via Castiglione 41 – Bologna – (Italy)
l'evento
rientra nella rassegna:
"Arti visive, rese visibili"
7^ edizione
organizzazione:
Teatro Arte e Spettacolo Scarl
Ars.Creativ@
Associazione Culturale
curatore :
LUIGI DATI
in
collaborazione con
Associazione Italiana di Biopsicosintesi
Associazione Culturale Arcoscenico
El
Alamein - Quota 33
Infatti
l'esercito italiano, costretto a ritirarsi, perse progressivamente
tutte le posizioni militari esistenti in Libia e Tunisia.
Gli alleati conquistata la costa africana diedero inizio allo sbarco ed all'invasione della Sicilia da cui derivarono la caduta del fascismo, l'armistizio, l'occupazione militare e la divisione dell'Italia in due (con i tedeschi nel centro nord e gli alleati al sud), la guerra civile fra forze italiane pro tedesche (RSI) e forze italiane pro alleati (resistenza), la sconfitta dell'Italia nel secondo conflitto mondiale come confermata dal trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947.
Una
frase di Churchill riassume perfettamente il significato storico di
questa battaglia.
Secondo il
primo ministro britannico infatti :
“prima
di El Alamein l'esercito inglese non aveva ottenuto nessuna vittoria
schiacciante, dopo El Alamein non subì nessuna schiacciante
sconfitta”
El
Alamein, come fu Caporetto nel primo conflitto mondiale, rappresenta
il simbolo della sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale.
Una sconfitta che, a monito per le generazioni future, dovrebbe essere ricordata il 10 febbraio di ogni anno in occasione della ricorrenza della firma del trattato di pace del 1947 che comportò la perdita per l'Italia della sovranità sulle terre del confine orientale e l'esodo degli italiani dalle terre d'Istria passate alla Jugoslavia.
Nasce
in un paesino della campagna di Bologna dove la famiglia si era
rifugiata durante la guerra. Comincia a fotografare negli anni ‘80
con una vecchia Canon regalatagli dal padre.
Successivamente entra a
far parte del Circolo Fotografico Pontevecchio e inizia ad utilizzare
apparecchi Nikon e pellicole fotografiche a colori.
Dopo pochissimo
tempo Dovesi, per esprimere la propria creatività, abbandona
definitivamente le pellicole per passare alle diapositive.
Da questo
momento Dovesi diventa un narratore di favole.
Attraverso l’utilizzo
della propria voce unita all’uso di due proiettori in dissolvenza
incrociata e di una musica di sottofondo, l’autore crea un
personale e peculiare percorso narrativo.
Dall’inizio degli anni
’90 Dovesi ha scattato oltre 20.000 immagini e ha creato 27
racconti fotografici che presenta, come moderno cantastorie, durante
le serate organizzate dai circoli fotografici.
Roberto
Dovesi ha al suo
attivo le seguenti mostre fotografiche allestite a Bologna e Folgaria :
Presentazione Mostra
Inaugurazione mostra
Per maggiori informazioni:
www.teatroartespettacolo.com
tas.piccolascarl@tiscali.it
www.ars-creativa.it
ars.creativ@tiscali.it