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teatro arte e spettacolo scarl

TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.


   COMUNICATO STAMPA
:


MANIFESTAZIONE :
RASSEGNA “ ARTI VISIVE, RESE VISIBILI ” - 7^ EDIZIONE


MOSTRA PERSONALE DI FOTOGRAFIA:
“PERICOLOSA....MENTE"


AUTORE
OPERE :
ROBERTO DOVESI

ORGANIZZAZIONE :
TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ARS.CREATIV@ ASSOCIAZIONE CULTURALE


CURATORE :
LUIGI DATI

COLLABORAZIONE
:

ARCOSCENICO ASSOCIAZIONE CULTURALE
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI BIOPSICOSINTESI

PATROCINIO :

COMUNE DI BOLOGNA

SEDE :

SALA CELESTE SRL

VIA CASTIGLIONE N.41 – BOLOGNA


PERIODO :

21 SETTEMBRE 2009 – 02 OTTOBRE 2009

INAUGURAZIONE
:

LUNEDI' 21 SETTEMBRE 2009 ORE 18,00


ORARIO
:

FERIALI 18,00 / 19,00 (SUONARE)
DA LUNEDI' A VENERDI'

BIGLIETTO :

INGRESSO GRATUITO


Comunicato Stampa




 

" PERICOLOSA....MENTE ! "


Mostra personale di Fotografica di

Roberto Dovesi




 Inaugurazione,

Lunedì 21 Settembre 2009 - h. 18.00

Sala Celeste

Via Castiglione 41 – Bologna – (Italy)


l'evento rientra nella rassegna:

"Arti visive, rese visibili"
7^ edizione


organizzazione:

Teatro Arte e Spettacolo Scarl

Ars.Creativ@ Associazione Culturale




curatore testi :
LUIGI DATI


in collaborazione con

Associazione Italiana di Biopsicosintesi
Associazione Culturale Arcoscenico
 







" PERICOLOSA...MENTE "

di
ROBERTO DOVESI



Uno spiraglio inatteso sulle case di cura e custodia ante legge Basaglia.


Uno sguardo attento e curioso alla dimensione spazio temporale vissuta da chi, pur non essendo imputabile, era privato della libertà personale e trattenuto in virtù di una pericolosità sociale presunta.


Manìa Komein o la cura della Pazzia.


Manicomio come luogo di cura della malattia mentale che, coniugata a violenza, era ritenuta fonte di pericolo per la popolazione "altra".


Manicomio Criminale poi Ospedale Psichiatrico Giudiziario.


Cioè : sbarre, portoni, grate e catenacci; cancelli, feritoie, botole e spioncini.


Manicomio Criminale Femminile San Lazzaro di Reggio Emilia (1821 / 1980) prima teatro di disagi e sofferenze, ora luogo di pensieri e riflessioni.



Oltrepassati gli antichi portoni della struttura custodiale e aperti i cancelli delle camere di contenzione si effettua un salto a ritroso nel tempo in uno dei sei manicomi giudiziari della nostra nazione.


In pochi attimi, grazie agli scatti di Roberto Dovesi, si scopre il clima esistente in questa struttura carceraria al momento della sua definitiva chiusura.


Tutto lì è rimasto, infatti, sospeso nel tempo.


Numerose tracce di forniscono all'osservatore concreta testimonianza del soggiorno forzato dei malati di mente in tale struttura e consentono di comprendere la profondità delle passate sofferenze.


Quelli sono, infatti, i luoghi ove si consumarono i cd “ergastoli bianchi”, condanne senza fine ottenute non con un espresso provvedimento, ma in virtù di reiterate proroghe di un primo periodo di trattenimento ed osservazione.



Grazie alle immagini di Dovesi si riesce ad indagare quegli spazi, a comprendere quelle situazioni, a vivere alcune sensazioni.


Ma quando nello spettatore inizia a formarsi una coscienza vigile e il fermo convincimento dell'inadeguatezza del pregresso sistema di cura del disagio mentale, l'autore trova il coraggio di farci riflettere attraverso un repentino capovolgimento dei punti di vista.


A quel punto è difficile dire se più savio sia l'antico ambiente di cura o il mondo esterno visto da dietro le sbarre.


(Luigi Dati)



Roberto Dovesi



ROBERTO DOVESI


Nasce in un paesino della campagna di Bologna dove la famiglia si era rifugiata durante la guerra. Comincia a fotografare negli anni ‘80 con una vecchia Canon regalatagli dal padre.


Successivamente entra a far parte del Circolo Fotografico Pontevecchio e inizia ad utilizzare apparecchi Nikon e pellicole fotografiche a colori.


Dopo pochissimo tempo Dovesi, per esprimere la propria creatività, abbandona definitivamente le pellicole per passare alle diapositive.



Da questo momento Dovesi diventa un narratore di favole.


Attraverso l’utilizzo della propria voce unita all’uso di due proiettori in dissolvenza incrociata e di una musica di sottofondo, l’autore crea un personale e peculiare percorso narrativo.


Dall’inizio degli anni ’90 Dovesi ha scattato oltre 20.000 immagini e ha creato 27 racconti fotografici che presenta, come moderno cantastorie, durante le serate organizzate dai circoli fotografici.




Roberto Dovesi ha al suo attivo le seguenti mostre fotografiche allestite a Bologna e Folgaria :


- Cercatore di tracce - personale
(Bologna Naked Cafè 09.12.03 / 22.12.03; Folgaria Cinema Comunale 31.12.03 / 06.01.04)


- No More War - collettiva di 4 artisti
(Folgaria Cinema Comunale 30.12.07 / 06.01.08; Bologna Sala Celeste 21.01.08 / 01.02.08)


- Segni, Sabbie e Storie - collettiva di 2 artisti
(Bologna Sala Celeste 03.03.08 / 14.03.08)


- El Alamein. Quota 33 - personale
(Bologna Sala Celeste 02.02.09 / 14.02.09)


La pagina di Roberto Dovesi al Premio Celeste:
http://www.premioceleste.it/artista-ita/idu:6550/



Comunicato Stampa







Presentazione Mostra


Inaugurazione mostra


 


Per maggiori informazioni:

www.teatroartespettacolo.com          tas.piccolascarl@tiscali.it

www.ars-creativa.it
                     
ars.creativ@tiscali.it


 




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