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teatro arte e spettacolo scarl

TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.


   COMUNICATO STAMPA
:


MANIFESTAZIONE :
RASSEGNA “ ARTI VISIVE, RESE VISIBILI ” - 7^ EDIZIONE


MOSTRA PERSONALE DI FOTOGRAFIA :
“BONONIA DELENDA EST”


AUTORE :

FOTOGRAFIE DI AUTORE IGNOTO E RACCOLTA A CURA DI FERNANDO STUMPO

ORGANIZZAZIONE :
TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ARS.CREATIV@ ASSOCIAZIONE CULTURALE


CURATORE :
TESTI DI LUIGI DATI

COLLABORAZIONE
:

ARCOSCENICO ASSOCIAZIONE CULTURALE
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI BIOPSICOSINTESI

SEDE :

SALA CELESTE SRL

VIA CASTIGLIONE N.41 – BOLOGNA


PERIODO :

16 MARZO 2009 – 27 MARZO 2009

INAUGURAZIONE
:

LUNEDI' 16 MARZO 2009 ORE 18,00


ORARIO
:

FERIALI 18,00 / 19,00 (SUONARE)
DA LUNEDI' A VENERDI'

BIGLIETTO :

INGRESSO GRATUITO




LE TORRI DELLA MERCANZIA :
ASINELLI, GARISENDA, RICCADONNA, ARTEMISI, GUIDOZAGNI



 

BONONIA DELENDA EST


 Inaugurazione,

Lunedì 16 Marzo 2009 - h. 18.00

Sala Celeste

Via Castiglione 41 – Bologna – (Italy)


l'evento rientra nella rassegna:

"Arti visive, rese visibili"
7^ edizione


organizzazione:

Teatro Arte e Spettacolo Scarl

Ars.Creativ@ Associazione Culturale


curatore testi :
LUIGI DATI


in collaborazione con

Associazione Italiana di Biopsicosintesi
Associazione Culturale Arcoscenico







BONONIA DELENDA EST






Fernando Stumpo

Con la presente esposizione Fernando Stumpo presenta alla città una serie di fotografie del centro storico di Bologna che, scattate negli anni 1910-1920 da un autore rimasto ancora ignoto, sono state fortuitamente rinvenute da Sergio Mazzetti, segretario di Emmaus, in uno dei tanti sgomberi delle cantine e soffitte cittadine avvenuti nel secolo scorso.


Sergio Mazzetti

La mostra è pertanto doverosamente dedicata a questo pigmalione della memoria che, nel corso di tanti anni di attività, ha pazientemente raccolto frammenti e reperti di storia culturale cittadina ed italiana. Sergio Mazzetti, collezionista appassionato di manifesti, dischi, libri, fotografie, figurine e locandine teatrali, è stato grande melomane e maestro di dizione della lingua italiana.




Già fondatore ed animatore negli anni '50 della Gruppo Incontri Teatrali dell'Università di Bologna con Piera degli Esposti ed i Professori Giorgio Celli, Giovanna Spano, Giovanni Grippo, Mazzetti ha collaborato per molti anni con il Circolo Lirico Bolognese.

A lui va dunque il ringraziamento per aver salvato dalla distruzione le fotografie della presente mostra.



Il Piano Regolatore del 1889 - zona mercato di mezzo


Le immagini esposte sono una selezione di una più numerosa raccolta di fotografie scattate negli anni compresi fra il 1910 e il 1920 durante lo svolgimento dei grandi lavori di adeguamento del tessuto urbanistico cittadino al piano regolatore del 1889.

Tale piano regolatore, ideato dall'architetto Raffaele Faccioli nel 1860, fu deliberato dal Comune nel 1889 per dare alla città di Bologna una nuova organizzazione urbanistica ritenuta più moderna e più in linea con gli stili europei dell'epoca.




Il piano del 1889 prevedeva infatti una radicale trasformazione della città : la distruzione di gran parte delle mura cittadine, l'abbattimento delle porte San Mamolo e Sant'Isaia, la copertura della maggior parte dei canali esistenti in città e la creazione di grandi viali interni al tessuto centrale cittadino (via Irnerio, via Indipendenza, via Belmeloro, viale XII giugno).

I criteri urbanistici perseguiti dal nuovo piano regolatore cittadino trovano una loro sintesi simbolica nell'operazione di sventramento e distruzione del Mercato di Mezzo (Forum Medium) - esistente fra il Mercato di Piazza Maggiore e il Mercato di Piazza Ravegnana – per la creazione dell'attuale via Rizzoli. Questa decisione modificò infatti radicalmente il centro cittadino.

Vennero abbattuti palazzi storici ed abitazioni centrali, torri medievali (Guidozagni, Artemisi, Riccadonnna detta Pepoli).

Sparì un intero dedalo di stradine dai nomi dedicati alle antiche arti e professioni (via della Corda, via Accuse, Canepa, Spaderie, Tosapecore, Pelliccerie, Cimeria, Pescheria, Zibonerie).


 


Vennero chiuse antiche osterie e storiche sedi delle arti cittadine (Gargiolai, Capestrari, Merciai, Bombasari, Pittori, Falegnami, Pellicciai).

Al posto di un complesso architettonico tradizionale furono realizzati quattro grandissimi e moderni edifici dai portici altissimi e dalle strutture in cemento armato.

Con tale operazione fu realizzato l'allargamento della parte centrale della via Emilia – mediante la creazione delle attuali via Rizzoli e via Ugo Bassi – mentre la dimensione originale della sede stradale della stessa via Emilia rimase inalterata nelle parti radiali di Strada Maggiore e di via San Felice.


 


Tale criticabile scelta urbanistica, posta in essere dai Sindaci Tanari, Nadalini, Zanardi e contrastata strenuamente ma inutilmente dall'architetto Rubbiani, torna ancora oggi di attualità in relazione alle future scelte da assumere in merito alla moderna viabilità cittadina ed alla possibile percorribilità di Strada Maggiore con i nuovi mezzi previsti dal progetto CIVIS.

La speranza dei bolognesi è che nel prossimo futuro gli amministratori cittadini siano più lungimiranti e ponderino le decisioni da assumere, dedicando una maggiore attenzione verso la conservazione della struttura architettonica storica cittadina rispetto a quella utilizzata dai nostri avi agli inizi del secolo scorso.

(Luigi Dati)







Presentazione Mostra


Inaugurazione mostra


 


Per maggiori informazioni:

www.teatroartespettacolo.com          tas.piccolascarl@tiscali.it

www.ars-creativa.it
                     
ars.creativ@tiscali.it





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